Impatto dell’emergenza sanitaria da Covid-19 su locazione commerciale e affitto d’azienda: gli orientamenti della giurisprudenza di merito dal maggio 2020 ad oggi

Non è necessaria la manifestazione di volontà dei partecipanti per la costituzione del Condominio

Il codice civile, nonostante la riforma del condominio introdotta con la L. 220/2012, non fornisce ancora una definizione del condominio di edifici, ciò presumibilmente in quanto esso non configura in sé un autoregolamento espressione di autonomia privata, ovvero di attività creativa, modificativa o estintiva di rapporti giuridici.

Invero, il condominio è inteso, in senso oggettivo, qualificazione giuridica di un fatto: la legge tiene conto della situazione strutturale di un edificio e vi attribuisce rilevanza in se e ipso iure, privando di sussistenza qualsiasi volontà del singolo a parteciparvi o meno.

Importante è anche ricordare come la causa costitutiva della condominialità – e quindi della destinazione delle cose comuni al servizio di tutti gli appartamenti -non sia da ricercare nell’acquisto del diritto singolo di proprietà, ma nell’atto di ripartizione di un immobile unico in singole porzioni esclusive.  La comunione edilizia – il condominio appunto –si forma perciò con il frazionamento della proprietà di un unico edificio in unità suscettibili di separata utilizzazione e titolarità, a cui automaticamente vengo asserviti i beni elencati di cui all’art. 1117 c.c. in forza della presunzione legale del rapporto di accessorietà. Continua a leggere

Condominio: no al divieto agli animali domestici

Il tribunale ordinario di Cagliari, con ordinanza del 22 luglio 2016, ha ribadito che non è possibile impedire ai condomini di tenere animali domestici in appartamento, anche nel caso in cui tale divieto sia stato previsto dal regolamento condominiale approvato all’unanimità. Continua a leggere