Pensioni: perequazione automatica dei trattamenti

Sintesi degli eventi e delle problematiche:

  • Fino al 31/12/2012 (L. 448/1998), tutti i pensionati, sia pubblici che privati, qualunque fosse l’importo della loro pensione, avevano diritto alla sua rivalutazione annuale (perequazione), in misura proporzionale (dal 100% al 75%, a seconda dell’ammontare della pensione) all’inflazione.
  • Legge Fornero (L. 214/2011): introduce il blocco, per gli anni 2012/13, della perequazione per i trattamenti pensionistici superiori ad euro 1.405,00 lordi mensili (pari al triplo del trattamento pensionistico minimo Inps), oltre ad una riduzione della rivalutazione per gli anni successivi.
  • Corte costituzionale (sentenza n. 70/2015): dichiara illegittima la Legge Fornero, obbligando l’Inps a pagare gli arretrati per gli anni 2012/13 e di adeguare la rivalutazione delle pensioni per il futuro.
  • Decreto Poletti (D.L. 65/2015): “sterilizza” la sentenza della Corte costituzionale prevedendo un rimborso e un adeguamento solo parziali (a seconda dell’ammontare delle pensioni, max 8%) e solo per le pensioni fino a sei volte il trattamento minimo Inps.
  • Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015): blocca la perequazione per il 2014 delle pensioni superiori ad euro 1.504,14 lordi mensili (pari al triplo del trattamento minimo Inps) oltre a prevedere un adeguamento ridotto per gli anni successivi.
  • Corte dei Conti Calabria (Ord. 16.3.2015): rimette alla Corte costituzionale la questione di legittimità della Legge di Stabilità 2016, per gli stessi vizi per cui è stata annullata la Legge Fornero; l’udienza della Corte costituzionale sarà il 21.6.2016.
  • Tribunale di Palermo (Ord. 22.1.2016): rimette alla Corte costituzionale la questione di legittimità del Decreto Poletti, per gli stessi vizi per cui è stata annullata la Legge Fornero; la data dell’udienza della Corte costituzionale non è ancora stata fissata.

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