Un Passo Verso un Ambiente Sportivo Più Sicuro
L’introduzione del Responsabile del Safeguarding e l’adozione dei Modelli Organizzativi di Gestione e Controllo sono un passo fondamentale per la creazione di un ambiente sportivo più sicuro, inclusivo e rispettoso dei diritti dei giovani atleti.
È ciò a cui mira l’introduzione della cosiddetta “riforma dello sport” attraverso il Decreto Legislativo n.36/2021 che prevede l’obbligo per le associazioni e le società sportive dilettantistiche (ASD e SSD) di adottare modelli organizzativi e di controllo dell’attività sportiva, di redigere un codice di condotta e di nominare un Responsabile del Safeguarding.
Il termine per adeguarsi alla nuova normativa è il 31 dicembre 2024.
Le ASD, le SSD e le società sportive professionistiche che non rispetteranno i nuovi obblighi di adozione dei “Mocas” saranno sanzionate secondo le procedure disciplinari adottate dalle Federazioni Sportive Nazionali, Discipline Sportive Associate, Enti di Promozione Sportiva ed Associazioni benemerite a cui sono affiliate.
Sebbene l’attuazione di queste misure possa comportare sfide iniziali, i benefici in termini di sicurezza, fiducia e reputazione sono inestimabili.
I modelli organizzativi devono comprendere obblighi, divieti e buone pratiche, specificando in modo chiaro i principi di lealtà e correttezza, per creare un ambiente sportivo sano, che rispetti la dignità, l’uguaglianza e i diritti di tutti i partecipanti.
Dovranno, inoltre, nominare un Responsabile del Safeguarding, che ha il compito di prevenire e contrastare ogni forma di abuso e violenza, tutelando l’integrità psico-fisica dei tesserati.
Tra le sue funzioni principali ci sono la vigilanza sull’adozione dei modelli di gestione e dei codici di condotta, la raccolta e gestione delle segnalazioni relative a comportamenti scorretti, e l’intervento in caso di violazioni.
La nomina di questa figura deve rispettare precise linee guida delineate dal CONI: è fondamentale che il responsabile sia imparziale e indipendente, e possieda competenze in ambito educativo e psicologico.
Ogni ASD e SSD dovrà dotarsi di procedure specifiche per la segnalazione di abusi, violenze o discriminazioni. Queste procedure dovranno essere ben definite nel codice di condotta o nel regolamento interno, e garantire che ogni segnalazione venga trattata con la massima riservatezza e tempestività.
Il Responsabile del Safeguarding avrà il compito di raccogliere le segnalazioni e di collaborare con l’ente di affiliazione e con il Safeguarding Officer nazionale, garantendo una gestione adeguata e un coordinamento tra le diverse realtà sportive.
Lo Studio Wise ha già supportato rinomate società sportive nel processo di implementazione dei modelli e nella nomina del Responsabile del Safeguarding.
Avv. Alessandra Bossola (bossola@wise.pro)
Dr.ssa Giulia Bacchin (bacchin@wise.pro)
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