L’omesso avvertimento circa la facoltà di introdurre la procedura di sovraindebitamento, nullità o mera irregolarità del precetto?

L’art. 13, comma 1, lett. a) del D.L. 27 giugno 2015, n. 83 convertito con modificazioni, nella L. 6 agosto 2015, n.132 ha inserito un nuovo periodo al comma 2 dell’art. 480 c.p.c.: «Il precetto deve altresì contenere l’avvertimento che il debitore può, con l’ausilio di un organismo di composizione della crisi o di un professionista nominato dal giudice, porre rimedio alla situazione di sovra- indebitamento concludendo con i creditori un accordo di composizione della crisi o proponendo agli stessi un piano del consumatore».

Certamente la norma  non è immune da critiche.

Anzitutto, perchè prevede che il precetto debba contenere tale avvertimento indipendentemente dall’applicabilità al debitore precettato delle misure alternative di composizione della crisi da sovra- indebitamento. Continua a leggere

Secondary Meaning e Volgarizzazione del Marchio

Cosa si intende con “Marchio”? Quando lo si può registrare e quando perde di valore?

Dare una definizione di marchio è semplice, è un segno distintivo che permette di distinguere i prodotti o i servizi di un’azienda da quelli di un’altra, esempi ne abbiamo davanti agli occhi e ne ascoltiamo ogni giorno; un’immagine, un colore, un suono, tutto può essere un marchio ma a una sola condizione: che abbia una sua autonoma capacità distintiva.

Un marchio debole, come un colore, può essere registrato? Certo! Provate ad immaginare qualcosa di dolce, ora pensate al colore “lilla” e…cosa vi viene in mente? La cioccolata Milka! Il colore “lilla” della Milka è uno dei casi più famosi al mondo in cui è stato possibile registrare un colore come marchio ed è un caso scolastico di un fenomeno definito “secondary meaning”. Continua a leggere

Diritto di abitazione della casa familiare e di uso degli immobili che la corredano

Cassazione a sezioni Unite (sent. 27/02/2013 n. 4847) ha stabilito che il diritto di abitazione della casa familiare e di uso degli immobili che la corredano costituiscono una fattispecie analoga al prelegato, quindi vanno detratti dalla massa prima di procedere alla divisione tra i coeredi.

La casa ed il mobilio che la correda, precisa la Suprema Corte, non costituiscono beni ereditari, ai sensi e per gli effetti dell’art. 485 c.c., in quanto i diritti di uso e di abitazione ex art. 540 c.c. costituirebbero oggetto di un legato ex lege. Continua a leggere

Prescrizione azione revocatoria del fondo patrimoniale

La Suprema Corte di Cassazione si è espressa recentemente in merito alla decorrenza del termine prescrizionale per agire con l’azione revocatoria, con sentenza n. 5889 del 24 marzo 2016.

Gli ermellini hanno individuato come momento di inizio del termine prescrizionale il giorno in cui l’atto è divenuto opponibile a terzi. Pertanto, non si dovrà fare riferimento né al giorno della stipulazione, né a quello della trascrizione, quanto, invece, al giorno dell’annotazione a margine dell’atto di matrimonio.

Pensioni: perequazione automatica dei trattamenti

Sintesi degli eventi e delle problematiche:

  • Fino al 31/12/2012 (L. 448/1998), tutti i pensionati, sia pubblici che privati, qualunque fosse l’importo della loro pensione, avevano diritto alla sua rivalutazione annuale (perequazione), in misura proporzionale (dal 100% al 75%, a seconda dell’ammontare della pensione) all’inflazione.
  • Legge Fornero (L. 214/2011): introduce il blocco, per gli anni 2012/13, della perequazione per i trattamenti pensionistici superiori ad euro 1.405,00 lordi mensili (pari al triplo del trattamento pensionistico minimo Inps), oltre ad una riduzione della rivalutazione per gli anni successivi.
  • Corte costituzionale (sentenza n. 70/2015): dichiara illegittima la Legge Fornero, obbligando l’Inps a pagare gli arretrati per gli anni 2012/13 e di adeguare la rivalutazione delle pensioni per il futuro.
  • Decreto Poletti (D.L. 65/2015): “sterilizza” la sentenza della Corte costituzionale prevedendo un rimborso e un adeguamento solo parziali (a seconda dell’ammontare delle pensioni, max 8%) e solo per le pensioni fino a sei volte il trattamento minimo Inps.
  • Legge di Stabilità 2016 (L. 208/2015): blocca la perequazione per il 2014 delle pensioni superiori ad euro 1.504,14 lordi mensili (pari al triplo del trattamento minimo Inps) oltre a prevedere un adeguamento ridotto per gli anni successivi.
  • Corte dei Conti Calabria (Ord. 16.3.2015): rimette alla Corte costituzionale la questione di legittimità della Legge di Stabilità 2016, per gli stessi vizi per cui è stata annullata la Legge Fornero; l’udienza della Corte costituzionale sarà il 21.6.2016.
  • Tribunale di Palermo (Ord. 22.1.2016): rimette alla Corte costituzionale la questione di legittimità del Decreto Poletti, per gli stessi vizi per cui è stata annullata la Legge Fornero; la data dell’udienza della Corte costituzionale non è ancora stata fissata.

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Aste immobiliari

Con questo breve articolo si cercherà di fornire un quadro riassuntivo delle procedure di vendita all’asta di beni immobili, che tanto interesse stanno suscitando in questo periodo.

 

Cos’è un’asta giudiziaria

L’Asta Giudiziaria è una vendita forzosa, svolta all’interno del Tribunale, avente ad oggetto beni mobili ed immobili del debitore, provenienti da pignoramenti, sequestri, fallimenti, etc.

 

Chi può partecipare e come

Tutti, eccetto il debitore, possono partecipare alle vendite giudiziarie. I beni sono di norma stimati da esperti nominati dal Tribunale. Sono inoltre attribuite all’acquirente le agevolazioni di Legge (prima casa, imprenditore agricolo, etc.). La vendita non è gravata da oneri notarili o di mediazione.

In caso di mancato versamento del saldo del prezzo entro i termini stabiliti viene dichiarata la decadenza dell’aggiudicatario, e qualora la vendita prevedesse il versamento di una cauzione, la stessa verrà trattenuta a titolo di sanzione. Continua a leggere

Agevolazioni prima casa

Il nuovo articolo n. 55 della Legge di Stabilità 2016 sancisce la possibilità di beneficiare delle agevolazioni prima casa anche per chi ne avesse già goduto, a condizione che si spogli dell’abitazione precedentemente acquistata entro un anno dalla data del rogito della nuova casa.

 

Responsabilità medica: decorrenza del termine prescrizionale e termine di presentazione della querela.

La Corte Suprema di Cassazione, pronunciandosi sulla decorrenza del termine prescrizionale relativo alle questioni di responsabilità medica, con sentenza n. 12701/16, si è uniformata al consolidato orientamento per cui il momento consumativo del reato di lesioni colpose da responsabilità medica coincide con l’insorgenza della malattia e non con il giorno della commissione del fatto. Continua a leggere

29/09/2015 IL SOLE 24ORE – L’autotutela negata si può impugnare.

È quanto deciso dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 14243/15 dell’8.7.2015, accogliendo il ricorso presentato dall’avv. Riccardo Rocca, Socio fondatore di Wise, per conto di una società di Monselice (PD) che si era vista respingere dalla Commissione tributaria provinciale di Padova e dalla Commissione tributaria regionale di Venezia l’impugnazione avverso un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate di Padova che aveva accolto solo parzialmente la richiesta di annullamento in autotutela di una sanzione per “lavoro nero”.

Secondo la Cassazione, infatti, il diniego (anche parziale) di autotutela, sebbene non compreso nell’elenco di cui all’art. 19 del D. L.vo 546/92, è ugualmente impugnabile avanti le Commissioni tributarie quando ne discenda una precisa pretesa tributaria dell’Ente impositore che il contribuente ritenga infondata, e ciò in quanto le norme costituzionali di buon andamento della Pubblica Amministrazione (art. 97 Cost.) e di tutela del contribuente (artt. 24 e 53 Cost.), impongono che «L’esercizio del potere di autotutela in materia tributaria attraverso l’annullamento parziale di un avviso impositivo, non precluda al contribuente, ancorché l’originario provvedimento fosse già definitivo, la possibilità di impugnare, nei termini di legge, il provvedimento emesso in autotutela, privandosi altrimenti il contribuente della possibilità di difesa relativamente a tale atto, ancorché riduttivo della originaria pretesa».

Di seguito l’articolo del Sole 24ore e il frontespizio della sentenza.

[A.R.]

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