DIAMANTI DA INVESTIMENTO

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), a conclusione di due distinti procedimenti istruttori, ha ritenuto gravemente ingannevoli ed omissive le modalità di offerta riguardanti diamanti di investimento da parte di Intermarket Diamond Business (IDB) e Diamond Private Investment (DPI), operate anche attraverso noti istituti di credito che costituivano i principali canali di vendita: Unicredit e Banco BPM per IDB, ed Intesa Sanpaolo e Banca Monte dei Paschi di Siena per DPI. Continua a leggere

Non è necessaria la manifestazione di volontà dei partecipanti per la costituzione del Condominio

Il codice civile, nonostante la riforma del condominio introdotta con la L. 220/2012, non fornisce ancora una definizione del condominio di edifici, ciò presumibilmente in quanto esso non configura in sé un autoregolamento espressione di autonomia privata, ovvero di attività creativa, modificativa o estintiva di rapporti giuridici.

Invero, il condominio è inteso, in senso oggettivo, qualificazione giuridica di un fatto: la legge tiene conto della situazione strutturale di un edificio e vi attribuisce rilevanza in se e ipso iure, privando di sussistenza qualsiasi volontà del singolo a parteciparvi o meno.

Importante è anche ricordare come la causa costitutiva della condominialità – e quindi della destinazione delle cose comuni al servizio di tutti gli appartamenti -non sia da ricercare nell’acquisto del diritto singolo di proprietà, ma nell’atto di ripartizione di un immobile unico in singole porzioni esclusive.  La comunione edilizia – il condominio appunto –si forma perciò con il frazionamento della proprietà di un unico edificio in unità suscettibili di separata utilizzazione e titolarità, a cui automaticamente vengo asserviti i beni elencati di cui all’art. 1117 c.c. in forza della presunzione legale del rapporto di accessorietà. Continua a leggere

La detenzione qualificata del convivente sulla casa di abitazione comune di proprietà dell’altro convivente

Spesso ci si chiede quale sia la sorte del convivente non proprietario né possessore della casa destinata ad abitazione della coppia e di proprietà esclusiva dell’altro convivente, alla morte di quest’ultimo.

Sul punto si è pronunciata la Corte di Cassazione con sentenza del 27 aprile 2017, n. 10377, chiarendo quando il convivente superstite vanta un diritto di detenzione qualificata sull’abitazione

Presupposto indispensabile per l’esercizio di tale diritto è la persistenza del rapporto di convivenza “more uxorio”, che determina in capo al convivente un c.d. potere di fatto basato su un interesse proprio del convivente. Continua a leggere

Legge Cirinnà e diritti successori dei conviventi di fatto

Il convivente superstite non diventa erede, ma alla morte del convivente di fatto vanta tre diritti:

1) diritto di vivere nella casa già comune per 2 anni (tre se convive con figli minori) o per un tempo pari alla convivenza, se superiore, e comunque non oltre i cinque anni (diritto che viene meno in caso di nuova convivenza, unione civile o matrimonio o nel caso in cui cessi di vivere stabilmente nella casa comune);

2) facoltà di succedere al convivente di fatto nel contratto di locazione in essere;

3) diritto, in caso di morte del convivente per fatto illecito, al risarcimento del danno, secondo quanto riconosciuto in favore del coniuge (Ma paga l’imposta di successione nella misura dell’8% senza alcuna franchigia).

Notifica via PEC a società cancellata

La Suprema Corte di Cassazione è recentemente intervenuta in tema di notifiche via pec in caso di società cancellata dal registro delle imprese. Con la sentenza n. 17946/16 la Corte interviene sulle modalità di notifica degli atti introduttivi del procedimento prefallimentare, statuendo che, anche quando la società della quale si è chiesto il fallimento è già cancellata dal registro delle imprese, l’atto introduttivo del procedimento prefallimentare può essere validamente notificato telematicamente  via PEC e comunicato al registro delle imprese; quando non è possibile effettuarla via PEC, la notifica può avvenire presso la sede risultante dal registro delle imprese; qualora anche questa modalità non portasse ad un positivo risultato, è sufficiente il mero deposito del ricorso e del decreto presso la casa comunale.

 

Condominio: no al divieto agli animali domestici

Il tribunale ordinario di Cagliari, con ordinanza del 22 luglio 2016, ha ribadito che non è possibile impedire ai condomini di tenere animali domestici in appartamento, anche nel caso in cui tale divieto sia stato previsto dal regolamento condominiale approvato all’unanimità. Continua a leggere

Nomina dell’Avvocato Riccardo Rocca a consigliere della società APVS

L’Avv. Riccardo Rocca, fondatore dell’omonimo Studio Legale e Managing Director dello Studio Wise Avvocati & Commercialisti, è stato nominato consigliere del nuovo cda della Apvs s.r.l., la società che controlla il 53% di Vtp s.p.a. – Venezia Terminal Passeggeri.

 

 

Notifica cessione crediti in sofferenza nulla

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Lo studio Wise ha ottenuto un importantissimo risultato in merito all’efficacia (rectius inefficacia) della notifica della cessione dei crediti ex art. 58 TUB intercorsa tra Banca Padovana di Credito Cooperativo S.C. in LCA e Lucrezia Securitisation Srl.

Quali advisor della procedura di concordato preventivo di una società di persone operante nel settore immobiliare, lo studio Wise ha contestato la validità nei confronti del debitore delle forme di notifica della cessione dei crediti avvenuta tra Banca Padovana Cred. Coop. S.C. ora in L.C.A.  e Lucrezia Securitisation S.r.l  la quale, a sua volta, conferiva poi procura ad Italfondiario per la gestione dei detti crediti ceduti; ne derivava quindi l’illegittimità del voto espresso da Italfondiario in luogo di Banca Padovana nel concordato preventivo e ciò per non essere stata dimostrata da parte di chi esprimeva il voto la qualità di creditore cessionario. Continua a leggere

ILLECITE LE TELEFONATE PROMOZIONALI AUTOMATIZZATE SE PRIVE DI SPECIFICA AUTORIZZAZIONE

Quanti di noi, almeno una volta, non hanno lamentato di ricevere telefonate pubblicitarie non desiderate?

Sono ancora molti, purtroppo, i casi di società ed operatori di call center, infatti, che effettuano chiamate a scopi pubblicitari senza aggiornare le proprie liste di contatto con le informazioni ricavate dal Registro delle Opposizioni, o che addirittura non provvedono in tal senso, creando disturbo e violando spesso e volentieri la nostra privacy. Continua a leggere

CESSIONE DEL CREDITO IN PENDENZA DI PROCEDIMENTO GIUDIZIALE

Durante la pendenza di un processo per l’accertamento di un credito controverso non è infrequente che possano verificarsi fenomeni successori che modifichino le parti attive e passive del rapporto stesso.

La successione può avere carattere universale (ex. successione eredi del de cuius nella totalità o nella quota di patrimonio), ovvero a titolo particolare (ex. cessione di un credito).

Quanto alle modalità di trasferimento può avvenire mortis causa (ogni acquisto conseguente all’evento morte di un soggetto) ovvero inter vivos (ogni acquisto conseguente alla cessione della titolarità di diritti ovvero obblighi, come avviene ad esempio nella donazione o nella cessione del credito).

A norma dell’art. 111 c.p.c. la successione a titolo particolare nella titolarità del diritto controverso ha un’incidenza specifica sullo svolgimento del processo solo se avviene mortis causa, perché in tal caso la prosecuzione è possibile solo nei confronti del successore; in mancanza il processo è interrotto.

Se, invece, la successione avviene a titolo particolare per atto inter vivos, allora la vicenda successoria non impedisce lo svolgimento del processo tra le parti originarie.

La questione che vogliamo qui cercare di risolvere riguarda la successione inter vivos e a titolo particolare di una pretesa creditoria in pendenza di un procedimento giudiziale. Continua a leggere